Durante il progetto abbiamo assistito alle testimonianze delle assistenti della Croce Rossa e visionato un video educativo sui rischi che si corrono nel mettersi alla guida dopo aver assunto alcolici; il filmato, di estremo impatto emotivo, riporta foto e testimonianze di operatori medici che sono intervenuti in incidenti stradali per soccorrere ragazzi loro coetanei. Il messaggio per noi giovani è stato recepito in modo forte e chiaro.
Maurizio Antonini (vittima di un incidente a soli 19 anni e costretto a vivere sulla sedia a rotelle) il membro fondatore dell’associazione senza scopo di lucro Active Sport Disabili, ci ha fatto riflettere sul fatto che un incidente non coinvolge solo le vittime ma anche decine di persone tra medici, operatori sanitari, forze dell’ordine, familiari, amici, operai stradali. L’esperienza del fondatore è stata molto preziosa per noi ragazzi; l’assunzione di un comportamento responsabile è fondamentale. L’ultima parte dell’evento ci ha coinvolti attivamente, infatti, siamo stati invitati a "vestire i suoi panni” giocando una partita di Pallamano seduti su delle carrozzine sportive. L’attività, oltre che estremamente piacevole ed inclusiva, ha permesso a noi studenti e studentesse di capire quanto sia una sfida dover cambiare vita da un momento all’altro a causa di un infortunio; l’immedesimarsi ci ha consentito di comprendere, grazie anche al sostegno di Grazia Lumini (un altro membro dell’Active sport), come ogni barriera, che sia fisica o mentale, può essere superata se affrontata con lo spirito giusto, che, in questo caso è stato quello sportivo.
Noi studenti ringraziamo il Rotary Club che ha permesso la realizzazione di questo (e di molti altri) progetto, l’associazione bresciana Active Sport Disabili e le operatrici della Croce Rossa per l’esperienza estremamente proficua a cui hanno preso parte.
Tanzini Gaia, 5^ L LSU